A cura della: Dottoressa Maria Letizia Musumeci
Specialista in: Dermatologia e Venereologia
Dirigente Medico: UOC di Dermatologia, P.O. "G. Rodolico", A.O.U. Policlinico Vittorio Emanule Catania
L'esame istologico eseguito su un campione bioptico ha consentito di porre diagnosi di amiloidosi.
L'amiloidosi è una patologia metabolica progressiva che determina il deposito nei tessuti colpiti di proteine complesse (ne sono state identificate almeno 25 varianti) che si aggregano a formare foglietti beta insolubili in sede extracellulare; alla colorazione rosso Congo i depositi osservati in luce polarizzata mostrano una birifrangenza verde mela. Questi depositi si rinvengono in una varietà di forme distinte, classificate grossolanamente in localizzate e sistemiche. Nelle forme localizzate l'amiloide viene sintetizzata e depositata a livello di un singolo organo quali polmoni, sistema nervoso centrale, cute etc.
A livello della testa e del collo gli organi più spesso coinvolti sono la tiroide, la laringe, il subglottide e il cavo orale, dove l'amiloide tende a depositarsi nella lingua e a livello del pavimento buccale, della mucosa buccale, del palato molle o del labbro inferiore. L'amiloidosi localizzata a livello della testa e del collo è una condizione rara, generalmente ad andamento benigno, contrariamente alle forme sistemiche, primitive, secondarie (reattive sistemiche, associate a mieloma multiplo, linfomi, tubercolosi, nonchè in corso di emodialisi) o ereditarie, che invece hanno carattere evolutivo e prognosi severa, con sopravvivenze medie di 5-15 mesi in funzione dei distretti corporei coinvolti.
In genere, le forme di amiloidosi localizzate al cavo orale non si associano a coinvolgimento sistemico, nè progrediscono verso forme sistemiche. In caso di diagnosi istologica di amiloidosi linguale, come in questo caso, è comunque fondamentale escludere un coinvolgimento sistemico della malattia.
Dal punto di vista clinico, di fronte ad un paziente con macroglossia e amiloidosi, la diagnosi differenziale va posta nei confronti di talune condizioni assai eterogenee (tubercolosi, linfangioma, ipotiroidismo, acromegalia, tumori a cellule granulose, infezioni della lingua, ipertrofia muscolare idiopatica, sindrome genetica di Beckwith-Wiedemann).
Non esistono trattamenti per l'amiloidosi sistemica; nelle forme localizzate di amiloidosi non vi è consenso rispetto alla gestione terapeutica. Se la macroglossia determina un deficit funzionale con perdita di mobilità e disfagia, risulta indicato un trattamento chirurgico finalizzato a ridurre l'ingombro creato dall'organo.